Appello del Gruppo Radici per monitorare il territorio di Bracigliano dal rischio idrogeologico

Con l’inizio della stagione autunnale, complice un evidente quanto irreversibile cambiamento climatico dovuto per lo più dall’intervento dell’uomo, risultano essere sempre più frequenti violenti ed improvvisi temporali che si abbattono in diverse zone del nostro Paese, dal Nord al Sud Italia, mettendo in serio pericolo l’incolumità pubblica.

Il Gruppo “Radici” di Bracigliano lancia un appello alla prevenzione, affinchè i competenti organismi, sollecitati anche dall’Ente Comune, possano ben tenere sotto controllo le zone collinari e montuose che circondano il territorio di Bracigliano, violentemente colpito, insieme a Sarno, Siano e Quindici, in quel triste 5 maggio 1998, passato alla storia come una delle peggiori catastrofi naturali verificatesi sul territorio italiano, nel corso della quale persero la vita 161 persone di cui 7 residenti proprio a Bracigliano.

“Le frane e gli smottamenti che, di frequente, vengono raccontati nel corso delle cronache nazionali – dichiarano i membri del Gruppo “Radici” – ci ricordano della fragilità di un territorio, che diventa ancora più vulnerabile di fronte a fenomeni di violenta intensità. Bracigliano, purtroppo, ne sa qualcosa per quanto subito in passato. Il nostro appello è rivolto alle autorità competenti affinchè, ciascuno nel ruolo che gli compete, possa eseguire tutti gli interventi necessari a scongiurare ogni pericolo e rendere più sicure le zone fragili maggiormente sottoposte a rischio di frane o smottamenti. E’ un appello doveroso per far fronte alla sicurezza dei nostri concittadini e di tutti coloro che possono trovarsi in condizioni di potenziale pericolo”.

Alla luce di quanto evidenziato, il Gruppo “Radici” monitorerà, con estrema attenzione, le azioni da mettere in campo in termini di prevenzione dal rischio idrogeologico segnalando, laddove necessario, gli interventi da dover eseguire per rendere più sicuro il territorio di propria appartenenza.