Grazie allo spettacolo "Palcoscenico", andato in scena sabato 20 gennaio ed in replica domenica 21 al Teatro Delle Arti di Salerno, il pubblico presente è stato catapultato in un mondo di energia ed emozione allo stato puro, il tutto accompagnato dai passi delle travolgenti coreografie e da colorate immagini, ma, soprattutto, dalle note di canzoni emblematiche della musica italiana. È stato un vero e proprio viaggio ed il Nostro eccezionale Cicerone, il cantattore Massimo Masiello, ha saputo sapientemente guidare e coinvolgere, i presenti in sala, durante tutta la serata. Un artista poliedrico, le cui tante maschere indossate nel corso dei suoi spettacoli, da quando la sua carriera ha avuto inizio, gli hanno consentito di scavare nell'animo umano conoscendone sempre più le varie sfaccettature. Le emozioni, sostenute anche dal grandioso corpo di ballo, hanno viaggiato su vibrazioni autentiche anche grazie all'accompagnamento musicale dal vivo. Era impossibile restare completamente fermi sulle sedie, la forza delle canzoni evergreen interpretate da Masiello hanno coinvolto tutti ed in molti hanno accolto volentieri l'invito a liberarsi e ad esprimere, con i movimenti, la grande gioia provata. Le vere protagoniste, dunque, di questo spettacolo, sono state le canzoni che abbracciano il periodo dal 1960 al 1990, vere e proprie pietre miliari della storia musicale italiana come "Figli delle stelle", "Mi ritorni in mente", "Cosa resterà di questi anni 80" e "Un'estate al mare". "Palcoscenico" è stato un grande tributo ad interpreti ed autori, giganti della nostra musica come: Adamo, Battisti, Zero, Raf, Modugno eccetera. Al termine della serata tanti, tantissimi gli applausi per Masiello, la sua band ed il corpo di ballo, da parte di un pubblico che ha dimostrato, con i consensi attribuitigli, di aver assistito ad uno spettacolo che ha saputo regalare sensazioni speciali e che li ha messi in connessione con un recente passato ancora presente in tutti.
Questo articolo è stato prodotto da una studentessa del Liceo Scientifico Francesco Severi di Salerno, nell’ambito del Pcto promosso dal Teatro Delle Arti e denominato “Studenti a teatro, per un nuovo pubblico consapevole”