"Bianco, rosso e Verdone" è un film comico del 1981, diretto e interpretato da Carlo Verdone. La trama segue le vicende di tre uomini durante un fine settimana elettorale in Italia nei primi anni '80. I protagonisti, tutti e tre interpretati da Verdone, sono Furio, Mimmo e Pasquale.
Furio è un funzionario statale estremamente pignolo e logorroico, che si trova a dover raggiungere il suo seggio elettorale, mentre nel frattempo si preoccupa per la salute della madre che vive da sola. Mimmo è un giovane ingenuo ma premuroso con sua nonna, che deve andare a votare per la prima volta e per questo si reca in viaggio verso il suo seggio elettorale. Pasquale, invece, è un emigrato del sud Italia residente a Monaco di Baviera, che torna in Italia per votare e si ritrova ad affrontare una serie di situazioni imbarazzanti a causa delle sue origini e del suo accento.
La regia di Verdone è molto efficace nel rendere l'atmosfera dell'Italia degli anni '80, con i suoi problemi politici e sociali, ma anche con la sua vivacità e vitalità. La performance attoriale del cast è eccezionale, con Verdone che dà vita a tre personaggi diversi ma tutti altrettanto memorabili.
Le vicende dei tre protagonisti si intrecciano in un susseguirsi di gag comiche e situazioni esilaranti, mentre lungo la strada incontrano una serie di personaggi stravaganti e bizzarri che daranno vita a equivoci e situazioni divertenti. Tra questi c'è anche la bellissima e misteriosa Rossella (interpretata da Elena Fabrizi), che incarna l'oggetto del desiderio dei tre protagonisti.
In "Bianco, rosso e Verdone" emerge il talento di Carlo Verdone non solo come attore ma anche come regista, grazie alla sua capacità di creare un'opera ricca di humour genuino e irresistibile. Il film rappresenta un'opera di grande successo del cinema italiano, che ha fatto ridere intere generazioni di spettatori e che ancora oggi mantiene il suo fascino e la sua capacità di far sorridere e divertire.