"Sono occasioni importanti per ricordare l'eccezionale esempio di vita di Don Enrico - ricorda Agostino Ingenito, coordinatore del Comitato - Dal 1949 avviò un progetto ambizioso ed impensabile a realizzarsi, subito dopo la guerra, ma con la sua tenacia e l'afflato collettivo della comunità, e con l'aiuto della Provvidenza, riuscì a costruire quella Città dei Ragazzi che fino al 1967, anno della sua prematura morte, accolse centinaia di orfani e fornì opportunità formative a tantissimi adolescenti del territorio che sperimentarono un innovativo modello di crescita umana, di formazione al lavoro e di cittadinanza attiva. L'educatore Don Enrico, al pari del santo concittadino Alfonso Fusco, di Don Bosco e Don Milani, seppe interpretare le esigenze sociali del suo periodo e costruire percorsi che sono attualissimi anche in questo periodo in cui emergono gravosi disagi per generazioni di adolescenti".
Il Comitato svolge da anni una funzione di promozione e valorizzazione di Don Enrico anche con un concorso letterario, rivolto alle scuole e giunto alla quinta edizione. E unitamente alla comunità angrese si unisce alla preghiera perchè possa continuare e concludersi presto il processo canonico, avviato dalla diocesi, perché possa essere annoverato tra i beati e santi della Chiesa.
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